venerdì 12 novembre 2010

Chi ricerca, trova?

Nello stesso giorno in cui l'Istituto Superiore di Sanità pubblica su PLoS One i nuovi dati sulla sperimentazione dei vaccini contro HIV e annuncia che ci vorranno ulteriori finanziamenti per portare avanti le ricerche condotte dagli staff italiani, compare anche la notizia che parte dei fondi tagliati per l'istruzione sono stati ripristinati con un emendamento alla nuova legge finanziaria.


Maestra del taglia e cuci
Vi state chiedendo dov'è la fregatura? Ebbene, il provvedimento raddoppierà i fondi da destinare agli istituti privati paritari. Quelle scuole, per farla breve, che nella grande percentuale dei casi sfornano diplomi in cambio di moneta sonante, fregandosene della qualità e della meritocrazia, dove uno studio quotidiano può essere facilmente sostituito da un assegno bancario.


Sono tutti sporchi soldi sottratti alle università, che lo scorso inverno non potevano nemmeno permettersi di accendere i riscaldamenti, e alla ricerca scientifica, che deve tirare avanti tra le defezioni di chi preferisce le maggiori opportunità offerte all'estero e la mancanza dei fondi necessari per condurre un esperimento.


Tutto lecito, per carità, si calpesta soltanto un articolo costituzionale (il trentaquattresimo), cosa volete che sia?
Ho soltanto paura che la notizia di cui sopra, ovvero che nonostante tutto la ricerca italiana riesca nonostante tutto a ottenere risultati, possa essere una buona scusa per tagliare ancora.

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