sabato 5 febbraio 2011

Irricevibilità & Irresponsabilità

Può un provvedimento presente da 17 anni nel programma di una coalizione attualmente al governo assumere nel giro di un'infornata di pizza i connotati di straordinarietà, necessità ed urgenza pretesi dall'art. 77 della Costituzione per farne un decreto legge, dopo che il medesimo è stato bocciato da una commissione bicamerale appartenente a quello stesso Parlamento che dovrà poi nel giro di 60 giorni convertirlo in legge?

Il lungo quesito qui sopra prende spunto dall'ultimo giro sul cortocircuito istituzionale innescato da questo esecutivo, l'ennesima forzatura presidenzialista tentata contro il nostro organo legislativo parlamentare, ormai sempre più inerme ed esautorato dei propri poteri.

"Irricevibile": così il federalismo 2.0 (quello municipale, dopo l'ormai accantonata versione fiscale) è stato commentato e rispedito al mittente da un incolpevole Giorgio Napolitano. Se è vero che per la nostra Costituzione il Presidente della Repubblica è irresponsabile politicamente di ogni suo atto, altrettanto irresponsabile si è dimostrato questo Consiglio dei Ministri per aver tentato una manovra simile.

prestigiatore
Calderoli minaccia avventatamente di chiedere al CdM di porre la questione di fiducia sulla votazione del provvedimento alle Camere: per un governo retto da un paio di deputati fuoriusciti dall'IdV, quello del leghista non solo è uno spauracchio da due soldi, ma potrebbe persino rivelarsi un assist estremamente ghiotto per le opposizioni.

Chi o cosa può materializzare meglio di un voto di fiducia quel "federalismo o elezioni" ripetutamente decantato da Bossi negli ultimi mesi? Dimostri una volta per tutte al "suo" "popolo" di essere capace di portare oltrepo un risultato concreto da quella Roma ladrona che lo ha visto spadroneggiare per 8 degli ultimi 10 anni come se fosse un partito d'opposizione.

O forse quel federalismo è troppo importante per le campagne elettorali del Carroccio, dove ricoprono da sempre il ruolo principale nella proposta padana, altrimenti fatta di xenofobia e secessionismo. Di fronte ad un elettorato cinico e mobile come quello italiano, la Lega potrebbe paradossalmente ottenere più consensi presentandosi alla prossime elezioni ancora una volta come coloro che otterranno il federalismo, piuttosto che vantando finalmente di essere riusciti a farlo approvare. Il dubbio sorge.

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