giovedì 10 febbraio 2011

Avocado ad interim

E puntuali arrivarono le notizie dal suo avvocato.
Che a quanto pare non è più l'on. Ghedini, impegnato a scrivere una nuova bozza sul processo breve, bensì il min. degli Esteri Franco Frattini, nominato difensore d'ufficio del PdC ad interim. Il quale annuncia un possibile ricorso a Strasburgo presso la Corte europea dei diritti dell'uomo per violazione della privacy del premier.
Eppure stavolta ero convinto che ieri Silvio c'avesse fatto partecipi della sua ennesima burlonata che non fa ridere, uno scherzo di pessimo gusto un po' come fu quello di Emanuele Filiberto e dei suoi 260 milioni di risarcimento.
Invece no, farà causa allo Stato.
Quello stesso Stato il cui nome ha campeggiato per anni sul simbolo del suo partito.
Quello stesso Stato che ha avuto (ed avrebbe ancora) il consenso, il potere e la responsabilità di cambiare, in meglio s'intende.
Quello stesso Stato che oggi più che mai si arrocca sulle solite tre torri: a) con lui, b) contro di lui, c) menefreghismo e disgusto.

Quello stesso Stato (è l'ultima, poi basta prometto) del quale ricopre la quarta carica più alta, probabilmente la più importante, di sicuro la più incisiva.
La Presidenza del Consiglio è un'istituzione dello Stato e chi ne ricopre l'incarico ne diventa parte integrante: è un concetto così semplice che mi imbarazza scriverlo.
Berlusconi oggi è un pezzo di quello stesso Stato che vuole denunciare: ma come può qualcuno arrivare a far causa a sé stesso? Delle due l'una: eccesso di onestà e autocritica oppure schizofrenia avanzata?

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